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Fortunato
Utente Senior
Città: Milano
1459 Messaggi Tutti i Forum |
Inserito il - 01 gennaio 2011 : 11:04:56
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Per gli appassionati di grandi colubri, come l'amico Melo, voglio raccontare qui la vicenda che mi è capitata in Tailandia con uno dei più grandi colubridi (anche se non il più grande) che si possono trovare in Asia. Il primato della grandezza spetta allo Zaocys carinatus, che può avvicinarsi ai 4 metri di lunghezza, mentre con il nostro Ptyas korros si raggiungono (secondo la mia guida tascabile) i 256 cm. Un poco più grande è forse la specie sorella Ptyas mucosus, ben diffusa anche nel subcontinente indiano: senza dubbio il mucosus è più massiccio come struttura corporea.
Torniamo però allo Ptyas korros. Si tratta di un colubride terricolo, un po' come il nostro biacco, che, come colorazione e disegno, ricorda parecchio l'europeo Dolicophis caspius. E' un serpente lungo ma piuttosto esile, e con un corpo abbastanza rigido: la velocità che raggiunge in fuga è comunque notevole, anche se si sposta su una strada asfaltata.
Ho scritto "esile", ma un esemplare di lunghezza superiore ai due metri presenta comunque un certo "spessore" ed un notevole peso.
I neonati di tale specie sono molto graziosi (non ho foto disponibili) ed hanno occhi davvero grandi: credo non avrete difficoltà a trovare qualche foto su internet. Io vidi la foto di un giovane su una macchina fotografica di una turista tailandese che non sapeva quale serpente avesse incontrato.
A questo punto devo premettere un fatto: l'episodio che sto per raccontare si riferisce ad un tentativo di "cattura", da parte mia, di un grande esemplare di tale specie. Dato che una delle linee guida del Forum è quella per cui non si devono "manipolare" i rettili, chiedo, prima di proseguire con il resoconto dei fatti, il permesso a qualche moderatore. Purtroppo, che lo si ammetta o no, l'interazione con i rettili è strettamente legata al "Field-Herping" e non esiste sito web, Forum di Field-Herping o appassionato di rettili che prescinda da tale interazione o "manipolazione" che dir si voglia. Come per un micologo la raccolta del fungo diventa spesso necessaria per un esame più accurato, per la raccolta di spore, ecc. così per un erpetofilo, la "cattura" momentanea di un rettile (compiuta naturalmente con le dovute precauzioni!) può fornire tante indicazioni supplementari, sia sul carattere dell'animale, sia su dettagli cromatici, conta delle squame, eventuali parassiti, ecc. oltre che essere fonte di gratificazione per chi ama questi animali. Anche perché spesso, senza "cattura", l'osservazione di un serpente in natura si limiterebbe a pochi istanti di fuga precipitosa, in cui poco o niente si riuscirebbe a vedere (e spesso non si riuscirebbe neanche a capire quale specie abbiamo intravisto). Chiedo agli amici erpetofili di NM se è vero o falso quanto affermo...
Questa la premessa e la mia richiesta di poter continuare con il racconto, che, a mio avviso, è piuttosto interessante.
Allego qui la foto di un esemplare adulto, lungo poco meno di due metri, trovato appena ucciso (freshly killed DOR, come direbbero su un forum di lingua inglese) su una strada asfaltata della Tailandia.
Della colorazione avevo già parlato. Una cosa notiamo, in aggiunta alla colorazione e al disegno a "strisce longitudinali" così comune in molti colubridi ed anche in alcuni elapidi: l'estrema lunghezza della coda!
E qui vorrei portarvi con il mio racconto...
Immagine: 202,86 KB
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Modificato da - Fortunato in Data 01 gennaio 2011 11:45:14
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Coluber
Utente Senior
Città: S. Alessio Siculo
Prov.: Messina
Regione: Sicilia
3708 Messaggi Flora e Fauna |
Inserito il - 01 gennaio 2011 : 14:23:49
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Grazie per il pensiero (un pò meno per l'invidia che mi verrà) ...
| Messaggio originario di Fortunato:
A questo punto devo premettere un fatto: l'episodio che sto per raccontare si riferisce ad un tentativo di "cattura", da parte mia, di un grande esemplare di tale specie. Dato che una delle linee guida del Forum è quella per cui non si devono "manipolare" i rettili, chiedo, prima di proseguire con il resoconto dei fatti, il permesso a qualche moderatore. Purtroppo, che lo si ammetta o no, l'interazione con i rettili è strettamente legata al "Field-Herping" e non esiste sito web, Forum di Field-Herping o appassionato di rettili che prescinda da tale interazione o "manipolazione" che dir si voglia. Come per un micologo la raccolta del fungo diventa spesso necessaria per un esame più accurato, per la raccolta di spore, ecc. così per un erpetofilo, la "cattura" momentanea di un rettile (compiuta naturalmente con le dovute precauzioni!) può fornire tante indicazioni supplementari, sia sul carattere dell'animale, sia su dettagli cromatici, conta delle squame, eventuali parassiti, ecc. oltre che essere fonte di gratificazione per chi ama questi animali. Anche perché spesso, senza "cattura", l'osservazione di un serpente in natura si limiterebbe a pochi istanti di fuga precipitosa, in cui poco o niente si riuscirebbe a vedere (e spesso non si riuscirebbe neanche a capire quale specie abbiamo intravisto). Chiedo agli amici erpetofili di NM se è vero o falso quanto affermo... |
... Dal punto di vista naturalistico, queste possono essere gli elementi più rilevanti per non condannare le manine degli erpetofili...
Suvvia moderatori... fateci questo regalino per iniziare un sereno 2011 e lasciate che fortunato racconti la sua storia interessantissima (lo è davvero, perchè tempo fà ebbi un breve assaggino via mail..)!
Melo |
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carlosky
Utente V.I.P.
Città: Venezia (e Perth, Australia)
191 Messaggi Tutti i Forum |
Inserito il - 02 gennaio 2011 : 03:00:06
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Sono abbastanza daccordo con te Fortunato. La cattura momentanea non dovrebbe essere condannabile, se fatta con le opportune cautele e per osservare meglio alcune specie altrimenti elusive. Buon anno! Carlo |
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Fortunato
Utente Senior
Città: Milano
1459 Messaggi Tutti i Forum |
Inserito il - 02 gennaio 2011 : 11:25:35
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Ritengo che sia più interessante e utile raccontare una piccola cosa, quasi una stupidaggine, che però nessuno ha mai detto o pensato, che parlare di grandi cose, che però si leggono su tutti i libri o su quasi tutti i siti web.
Per esempio, proprio a proposito del Ptyas korros, è venuta fuori quel giorno una accesa discussione (quasi un litigio) fra me e i miei amici sul "quando" è più opportuno fermarsi con la macchina, nel caso un serpente stia attraversando la strada. Certo: se si vuol lasciare scappare il serpente, ci si ferma e basta. Ma se si vuole osservare meglio o fotografare l'animale??
E qui ci fu la mia intuizione: il pensiero (piccolo) che nessuno aveva mai fatto prima... almeno spero...
La possiamo definire la "regola del triangolo rettangolo isoscele".
Continua... (in attesa di permesso, dato che tale regola, ahimé, può anche essere adottata da qualche bracconiere per catturare il serpente...)
Immagine: 7,21 KB |
Modificato da - Fortunato in data 02 gennaio 2011 11:27:17 |
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Fortunato
Utente Senior
Città: Milano
1459 Messaggi Tutti i Forum |
Inserito il - 02 gennaio 2011 : 12:26:24
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Lasciamo per ora da parte la geometria, e qui posto un link (credo si possa) chiedendo sinceramente un aiuto a tutti voi. Melo conosce già queste fotografie.
http://travel.mongabay.com/thailand/indexes/king%20cobra1.html
Abbiamo una strada, non distante da dove ho scattato la mia fotografia con il P.korros trovato ucciso, e un serpente di dimensioni medio-grandi e di colore piuttosto uniforme.
Cosa ne pensate ?
Ha ragione chi ha scritto sul sito web del link "Photo of king cobra"?
La soluzione è meno facile di quanto si possa pensare, e certo, prima di "mettere le mani" su un tale serpente bisogna essere assolutamente sicuri di aver riconosciuto la specie...
Concentriamoci di nuovo sulle code dei due animali e paragoniamole... poi guardiamo la testa e infine il collo... e poi il corpo nel suo insieme... Last but not least il comportamento del serpente (quello vivo )... |
Modificato da - Fortunato in data 02 gennaio 2011 12:46:40 |
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Fortunato
Utente Senior
Città: Milano
1459 Messaggi Tutti i Forum |
Inserito il - 02 gennaio 2011 : 14:22:37
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Ho passato davvero parecchio tempo ad esaminare queste foto (bravo tonto, mi direte! ), perché ci sono alcuni elementi che possono creare confusione.
Vi anticipo subito che Melo, quando ha visto queste foto mi ha detto che secondo lui si tratta di uno Ptyas korros: e Melo è degno della nostra massima stima.
Ma in questi casi conviene andarci coi "piedi di piombo" ed analizzare tutti gli elementi a nostra disposizione.
Un primo elemento che crea confusione è la didascalia che parla di "cobra reale". E quindi non ci viene istintivo mettere in dubbio quanto l'autore delle foto va affermando.
Non avremmo messo in dubbio neanche una didascalia che avesse riportato "Ptyas korros", anche se quest'ultimo serpente non è così conosciuto dalla gente come i cobra.
Ma quali sono gli elementi oggettivi a nostra disposizione?
Il colore è marrone chiaro uniforme, con "probabile" accenno a sottili linee longitudinali e (se ci fate caso) ad una leggera bandatura chiara trasversale. Tale bandatura trasversale sarebbe tipica per cobra reale, ma, purtroppo, anche alcuni Ptyas korros la presentano (fate caso all'esemplare morto della mia foto). Mancano, nella regione della gola, le vistose macchie chiare alternate a bande scure così tipiche per i cobra reali. Ma potrebbero essere anche poco pronunciate e quindi non visibili dalla foto.
La coda. E' lunga e sottile, ma meno lunga e meno sottile che in uno Ptyas korros diciamo "medio". Questa è la mia impressione. Anche il corpo sembra un po' più robusto e massiccio di quello di uno Ptyas korros "medio".
La testa. Sembrerebbe più da "colubro": piccolina e sottile. Piuttosto allungata. Con un grande occhio nero. Almeno questo sembra dalle foto.
Quale di questi elementi sarà preponderante nel nostro giudizio finale?
Il comportamento. Sembrerebbe un serpente tranquillo e "sicuro di sè", che si è fatto fotografare più volte, e si è poi addirittura fermato con la testa elevata dal suolo. Tale comportamento mi sembrerebbe strano per un korros, ma non ho certo una casistica di osservazioni sui korros tale che mi permetta di trarre conclusioni. Non si capisce poi bene se quando "tira su la testa" dilati anche il collo... ma sembrerebbe non dilatare niente: alza probabilmente solo la testa...
Voi cosa ne pensate? Quale elemento è preponderante sugli altri?? |
Modificato da - Fortunato in data 02 gennaio 2011 14:23:00 |
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aspisatra
Moderatore
Città: Svizzera
Regione: Switzerland
2170 Messaggi Flora e Fauna |
Inserito il - 02 gennaio 2011 : 15:06:24
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Personalmente non ho passato molto tempo ad esaminare la foto, ma di getto direi che non é un cobra reale... forma del corpo che si assottiglia verso il capo e testa piuttosto allungata. Pure quella lucentezza mi pare eccessiva.
Non so se peò ci metterei le mani esaminerei ancora un po' l'animale!
Greg Meier
http://serpenti-del-ticino.over-blog.org/ |
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Fortunato
Utente Senior
Città: Milano
1459 Messaggi Tutti i Forum |
Inserito il - 02 gennaio 2011 : 15:18:49
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| Messaggio originario di aspisatra:
Personalmente non ho passato molto tempo ad esaminare la foto, ma di getto direi che non é un cobra reale... forma del corpo che si assottiglia verso il capo e testa piuttosto allungata. Pure quella lucentezza mi pare eccessiva.
Non so se peò ci metterei le mani esaminerei ancora un po' l'animale!
Greg Meier
http://serpenti-del-ticino.over-blog.org/
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Grazie Greg: non avevo pensato all'assottigliamento del corpo verso la testa...
Ciò che mi sembra preponderante su tutto è l'occhio grande e nero. Poi un cobra se alza la testa appiattisce anche il "cappuccio". E il disegno sul collo è quasi sempre visibile... Ho una bella foto di cobra reale (vero!) mentre attraversa la stessa strada, quasi nello stesso modo, ma è di una guida tailandese, e non posso pubblicarla...
Io credo che Melo avesse ragione... |
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Fortunato
Utente Senior
Città: Milano
1459 Messaggi Tutti i Forum |
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Fortunato
Utente Senior
Città: Milano
1459 Messaggi Tutti i Forum |
Inserito il - 02 gennaio 2011 : 15:47:07
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Volevo però tornare al tema originale del mio primo post.
L'autotomia o meglio pseudo-autotomia della coda nei serpenti. Tutto il mio discorso era finalizzato a questo... Ne avete mai sentito parlare?
Per farla breve: lo Ptyas korros di cui volevo parlarvi ha... perso la coda!
...continua... |
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Fortunato
Utente Senior
Città: Milano
1459 Messaggi Tutti i Forum |
Inserito il - 02 gennaio 2011 : 16:12:52
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Ha perso la coda perché trattenuto, non "spontaneamente" come fanno le nostre lucertole... ma una cosa simile non mi era mai capitata con altri colubri!
In India mi avevano raccomandato di non prendere per la coda gli Xenochrophis piscator (una biscia d'acqua), perché la loro coda "si rompe" facilmente, e io non li avevo mai afferrati per la coda...
Ma lo stupore di trovarsi fra le mani una lunga coda di un korros gigantesco, con il serpentone che se la svigna nei campi è stato grande. Naturalmente una vera autotomia sarebbe il riuscire a spezzare la coda solo con una contrazione muscolare volontaria, e così non fu. Ma anche con i nostri orbettini non mi è mai successo che perdessero "volontariamente" la coda... Anzi: non ho mai fatto perdere la coda a nessun orbettino!
Torniamo al korros. Lo Ptyas korros fotografato nella mia guida tascabile ha la coda monca (guarda caso). Probabilmente, quindi, l'evoluzione ha favorito in questi serpenti tre cose. Non ancora una vera e propria autotomia come nelle lucertole ma:
1) Un allungamento della coda;
2) Un assottigliamento della lunga coda;
3) Una particolare "fragilità" della coda stessa.
Risultato: questi serpenti non vanno afferrati per la coda! Anzi: non afferriamoli e basta, per restare entro le linee guida del Forum... |
Modificato da - Fortunato in data 02 gennaio 2011 16:42:24 |
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Fortunato
Utente Senior
Città: Milano
1459 Messaggi Tutti i Forum |
Inserito il - 02 gennaio 2011 : 20:14:22
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Concludo brevemente con la storia del triangolo: bisogna fermarsi dove la scritta indica CAR 1. Un gruppo di matematici e fisici teorici mi ha dato ragione al proposito... |
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