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betalfa
Utente V.I.P.
Città: Berluskonistan
Prov.: Estero
431 Messaggi Tutti i Forum |
Inserito il - 31 luglio 2010 : 20:34:23
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In questi ultimi mesi ho vsito centinaia di palme attaccate e moltissime morte. I costi di disinfestazione sono elevati, soprattutto per piante molto elevate. Suggerisco un metodo fai da te, dai costi sostenibili. Basta distendere a spirale attorno al tronco un tubo nero da irrigazione con degli augelli da diffusione a pioggia indirizzati versso il tronco e soprattutto verso la parte dove si sviluppano le nuove pale. Ciò permetterà di irrorare il pesticida specifico semplicemento mandando a pressione dal basso la miscela, senza dover ricorrere a personale dotato di braccio meccanico o trabattello.
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Modificato da - Centaurea in Data 06 novembre 2011 20:21:47
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giip
Utente Senior
Città: Palermo
Prov.: Palermo
Regione: Sicilia
3135 Messaggi Flora e Fauna |
Inserito il - 12 ottobre 2010 : 02:19:58
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Una soluzione ancora migliore è evitare i pesticidi e lasciare che la natura faccia il suo corso. Doveva pur esserci un fattore limitante nel Mediterraneo per le palme diverse dalla Chamaerops humilis e dalla Phoenix dactylifera...
giip |
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francesco longo
Utente Super
Città: Partinico
Prov.: Palermo
Regione: Sicilia
6632 Messaggi Tutti i Forum |
Inserito il - 18 ottobre 2010 : 21:31:10
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State tranquilli che presto ce lo ritroveremo sulla Washingtonia filifera e infine sulla Chamaerops humilis.
Ciao
Franco
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giank
Utente V.I.P.
Città: Napoli
Prov.: Napoli
Regione: Campania
168 Messaggi Flora e Fauna |
Inserito il - 18 ottobre 2010 : 22:57:39
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In verità , almeno qui a napoli, alcune Washingtonia sono gia state attaccate, è uccise in poco tempo; inoltre in letteratura sono riportati attacchi anche si agavi, cycas e qualcos'altro.....
giancarlo |
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giip
Utente Senior
Città: Palermo
Prov.: Palermo
Regione: Sicilia
3135 Messaggi Flora e Fauna |
Inserito il - 18 ottobre 2010 : 23:19:01
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Credo sia stato proprio lui a far fuori anche l'ultima Jubaea chilensis dei giardini storici di Palermo... ne erano rimaste soltanto due....
Invece sembra che alla P.dactylifera non faccia alcun danno (lo stesso per W. filifera e W. robusta). Se la Chamaerops fosse "idonea" penso l'avrebbe già usata da tempo e invece neppure un caso, io non me ne preoccuperei.
Piuttosto a Palermo il più esteso palmeto di P. canariensis, quello della Zisa, è stato distrutto prima ancora che arrivasse il punteruolo per far posto a un progetto incomprensibile spacciato per recupero del giardino di Guglielmo II: muretti di cemento intonacati di bianco, scale e aiuole...
A Palermo l'emergenza non è il punteruolo, ma la distruzione pianificata del verde storico e monumentale della città. La gestione del verde è "a perdere".
giip |
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