Autore |
Discussione |
|
vladim
Moderatore trasversale
Città: Milano
Prov.: Milano
Regione: Lombardia
34172 Messaggi Tutti i Forum |
Inserito il - 12 febbraio 2018 : 11:13:38
|
Sempre con riferimento al precedente post (http://www.naturanelmondo.com/forum/topic.asp?TOPIC_ID=296607), sempre sulla costa sud, ma stavolta sul promontorio ad est di Vik, ho fotografato questi due gabbiani.
Quello posato potrebbe essere un Fulmaro (fulmarus glacialis)? E l'altro?
Grazie
Immagine: 156,74 KB
Immagine: 111,79 KB
|
|
parnassius
Utente Super
Città: Torino
Prov.: Torino
Regione: Piemonte
9841 Messaggi Tutti i Forum |
Inserito il - 12 febbraio 2018 : 14:05:56
|
Entrambi Fulmari attenzione però, chiamarli gabbiani è decisamente inesatto, appartengono addirittura ad Ordini diversi, i Fulmari fanno parte dei Procellariiformes (di cui fanno parte anche gli stercorari e le berte), mentre i gabbiani sono dei Charadriiformes, quindi sono più strettamente imparentati con sterne, pivieri, beccaccini e altri limicoli piuttosto che con i fulmari |
|
|
vladim
Moderatore trasversale
Città: Milano
Prov.: Milano
Regione: Lombardia
34172 Messaggi Tutti i Forum |
Inserito il - 12 febbraio 2018 : 16:27:39
|
| Messaggio originario di parnassius:
Entrambi Fulmari attenzione però, chiamarli gabbiani è decisamente inesatto, appartengono addirittura ad Ordini diversi, i Fulmari fanno parte dei Procellariiformes (di cui fanno parte anche gli stercorari e le berte), mentre i gabbiani sono dei Charadriiformes, quindi sono più strettamente imparentati con sterne, pivieri, beccaccini e altri limicoli piuttosto che con i fulmari
|
Sorry, hai perfettamente ragione. Ma tu sai perchè? Devi infatti ammettere che un Fulmaro assomiglia ad un Gabbiano moooolto più di quanto un Gabbiano assomigli ad un Beccaccino.
Es. guardadolo ad ali chiuse, un pipistrello somiglia veramente più ad topo che non ad un piccione, ma qui non è così.
Grazie
|
|
|
parnassius
Utente Super
Città: Torino
Prov.: Torino
Regione: Piemonte
9841 Messaggi Tutti i Forum |
Inserito il - 12 febbraio 2018 : 18:17:52
|
Bè però se ci pensi un delfino è mooolto più simile a un tonno che non ad un topo, a una scimmia o a un gatto la convergenza evolutiva può spiegare queste somiglianze, vivono in ambienti piuttosto simili e anche la dieta è frequentemente la stessa... Una caratteristica che accomuna berte, albatross, fulmari e uccelli delle tempeste sono, come puoi vedere dalla foto, caratterizzati dall'avere delle narici estremamente evidenti, spesso poste al di sopra del becco, perchè l'odorato è un senso molto importante per queste specie. Nei gabbiani invece le narici si trovano direttamente nel becco, così come in quasi tutti gli altri uccelli
P.S. mi sono accorto prima di avere scritto un'inesattezza, gli Stercorari fanno parte dei Charadriiformes come i gabbiani, quindi NON sono parenti stretti di berte e fulmari |
|
|
vladim
Moderatore trasversale
Città: Milano
Prov.: Milano
Regione: Lombardia
34172 Messaggi Tutti i Forum |
Inserito il - 12 febbraio 2018 : 21:13:30
|
| Messaggio originario di parnassius:
Bè però se ci pensi un delfino è mooolto più simile a un tonno che non ad un topo, a una scimmia o a un gatto....
|
Sì, forse ho sbagliato esempio, ricorrendo addirittura a classi diverse.
Ma restando al nostro caso, perchè mai la posizione delle narici dovrebbe essere una caratteristica preponderante in un becco che in tutto il resto è completamente diverso.?
Immagine: 71,99 KB |
|
|
parnassius
Utente Super
Città: Torino
Prov.: Torino
Regione: Piemonte
9841 Messaggi Tutti i Forum |
Inserito il - 13 febbraio 2018 : 00:25:40
|
Quello delle narici era solo un esempio (e comunque, gabbiano e beccaccino hanno becchi di forma molto diversa, ma come struttura quello del fulmari è ancora più differente), si potrebbe citare ad esempio che tutti i Procellariiformes si muovono molto goffamente sulla terra perché hanno le zampe disposte in modo differente, molto arretrate, visto che sono quasi completamente pelagici, mentre i Charadriiformes si trovano molto bene a terra (quasi tutti, ci sono eccezioni). Questi sono solo esempi banali che anche un "non addetto ai lavori" come me può far notare, in realtà per mostrare davvero perché sono poco imparentati serve un esperto di anatomia comparata e/o di analisi genetiche, che mostrano come i Charadriiformes siano un gruppo ben caratterizzato e separato dagli altri. Secondo me l'esempio più evidente di quanto le convergenze evolutive possano portare a somiglianze fra specie ben distanti fra loro é quello delle faune nord e sudamericana prima che fossero collegate: a nord c'erano i placentati, a sud i marsupiali, che non erano imparentati fra loro (se non per il fatto di essere mammiferi), tuttavia molte specie del nord avevano un loro corrispettivo marsupiale al sud, ad esempio la tigre dai denti a sciabola. In quel caso erano quindi molte le "coppie" di specie che erano superficialmente molto simili dal punto di vista morfologico ma in realtà avevano profonde differenze genetiche e anatomiche, visto che non avevano antenati comuni |
Modificato da - parnassius in data 13 febbraio 2018 00:26:33 |
|
|
mauri37
Utente Senior
Città: Roma
Prov.: Roma
Regione: Lazio
640 Messaggi Flora e Fauna |
Inserito il - 17 febbraio 2018 : 13:42:57
|
A mio modesto parere, da studente di Biologia, credo che la classificazione tassonomica andrebbe rivista su evidenze genetiche, cioè su identità di sequenza del DNA. Quando verranno completati i vari sequenziamenti di DNA, sempre meno costosi, allora chissà quante e quali parentele si scopriranno! |
Andrea Maurici
"Intanto, fino a quando al mondo ci saranno ancora animali e luoghi verdi, farò del mio meglio per andarli a vedere e per parlarti di loro"
Gerald Durrell |
|
|
parnassius
Utente Super
Città: Torino
Prov.: Torino
Regione: Piemonte
9841 Messaggi Tutti i Forum |
Inserito il - 17 febbraio 2018 : 15:01:19
|
In questo caso specifico, credo sia già stato fatto, ma concordo assolutamente sul fatto che si sia solo all'inizio!
|
|
|
|
Discussione |
|
|
|
Natura nel Mondo |
© 2003-2024 Natura Mediterraneo |
|
|
Cooperativa Darwin
| Leps.it | Herp.it
| Ecotrekking.it
| Lynkos.net
|