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vladim
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 Inserito il - 12 ottobre 2015 : 08:40:16
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Ieri, andando a trovare dei nostri amici, sempre a Milano, ho visto che lungo la via in cui abitano c'era un lungo filare con alberelli carichi di frutti simili a ciliege, ma che invece si sono rivelate...mele della dimensione di una ciliegia.
Loro dicono che sono molto buone, ma io mi sono ifiutato di assaggiarle.
A che varietà appartengono?
Grazie
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vladim
Moderatore trasversale
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Inserito il - 12 ottobre 2015 : 08:41:24
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vladim
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Inserito il - 12 ottobre 2015 : 08:42:53
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baudino
Moderatore
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Flora e Fauna |
Inserito il - 13 ottobre 2015 : 14:01:17
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Sempre difficile determinare questi Malus ornamentali....ma in prima ipotesi io direi che si tratta di una cultivar di Malus x zumi. ad esempio Malus x zumi "Professor Sprenger"
Ciao |
bruno |
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vladim
Moderatore trasversale
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Inserito il - 13 ottobre 2015 : 14:06:15
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| Messaggio originario di baudino:
Sempre difficile determinare questi Malus ornamentali....ma in prima ipotesi io direi che si tratta di una cultivar di Malus x zumi. ad esempio Malus x zumi "Professor Sprenger"
Ciao
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Grazie!
Però, ornamentali sì, ma pare comunque sempre commestibili.
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vladim
Moderatore trasversale
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Tutti i Forum |
Inserito il - 13 ottobre 2015 : 15:20:33
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Ne approfitto per una domanda.
Cosa significa quella "x" che appare in tutti i cultivar?
Pensavo che fosse un riferimento alla specie "di partenza", invece non ho trovato nessun "Malus zumi" senza la "x"...
Grazie
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baudino
Moderatore
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Flora e Fauna |
Inserito il - 13 ottobre 2015 : 18:51:31
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La x tra il nome del genere e quello della specie indica che si tratta di un ibrido. Nel caso proposto tra Malus mandshurica (Maxim.) Kom. ex Skvortsov e (x) Malus sieboldii (Regel) Rehder. Semi di questo raro ibrido naturale, furono raccolti da Charles Sprague Sargent sulla principale isola del Giappone (Honshu)e introdotti all'Arnold Arboretum (di cui C.S. Sargent era il primo direttore)nel 1892. La descrizione di questo ibrido fu pubblicata per la prima volta nel 1899 da Ninzo Matsumura (1856 – 1928)in Bot. Mag. Tokyo 12: 1 (come Pirus (malus)zumi. Asami),quindi dallo stesso Sargent nel 1905 in Trees and Shrubs, 1(4): 191 (come M. zumi (M. baccata var. mandshurica X sieboldii) Rehd.. Da questo furono originate poi diverse cultivars tra cui:Professor Sprenger e Winter Gold...
ciao ciao |
bruno |
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vladim
Moderatore trasversale
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Inserito il - 13 ottobre 2015 : 21:12:21
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Non c'è che dire! Ben complicato.
Però vedo dalle immagini di google che già i "capostipiti" Malus mandshurica e Malus sieboldii hanno frutti della dimensione di ciliege.
Quindi meli dai frutti molto piccoli sono presenti in natura (al di là dell'intervento umano)insieme alle mele che siamo abituati a vedere sulle nostre tavole.
Domanda: come mai non hanno avuto fortuna commerciale, a differenza, ad es., delle ciliege?
Grazie
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baudino
Moderatore
Città: Robilante
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3969 Messaggi
Flora e Fauna |
Inserito il - 13 ottobre 2015 : 21:26:27
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| | Domanda: come mai non hanno avuto fortuna commerciale, a differenza, ad es., delle ciliege? |
....Ubi major minor cessat
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bruno |
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vladim
Moderatore trasversale
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Inserito il - 13 ottobre 2015 : 22:04:43
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Quindi ritieni probabile che, se esistessero ciliege grosse come mele, le nostre attuali ciliege avrebbero solo un utilizzo ornamentale?
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